Vorreste stare in pigiama invece di andare a lavorare ogni mattina? Ricordate questo nome: Joseph Wesbecker. E' il 14 settembre del 1989. Joseph entra negli stabilimenti della tipografia in cui lavora da venti anni, a Louisville, Kentucky. Comincia a fare fuoco col suo Kalashnikov. Uccide sette persone. Alcuni dei colleghi feriti dalle pallottole ammettono: quella tragedia si poteva evitare. L'uomo è stato portato all'esasperazione dall'azienda.
Di questo caso, e di come la frustrazione e la competizione che non si trasformano in solidarietà e sana rabbia diventano spesso follia omicida, parla Mark Ames nel documentato saggio-inchiesta «Social Killer. La rivolta dei nuovi schiavi».
Ames ripercorre la storia della schiavitù e traccia un filo con lavoro postmoderno, decostruendo la favoletta della ribellione dei giusti contro le catene: gli anti-schiavisti del diciannovesimo secolo erano pochi, male organizzati e considerati degli eccentrici, quando non dei pazzi. Ma questo non servì a fermarli.
Il libro di Ames lo puoi scaricare ---> QUI
Mentre leggete le miserie della schiavitù vecchia e nuova, ascoltate «Mermaid Avenue». Il progetto ha una storia lunga e bellissima, che comincia quando la figlia del grande folksinger statunitense Woodie Guthrie, lasciando con un palmo di naso il tronfio Bob Dylan, scelse il menestrello rosso e strummeriano Billy Bragg e i mai banali Wilco per interpretare alcuni inediti di suo padre.
Ne viene fuori un gran lavoro diviso in due capitoli (il primo risale al 1998, il seguito venne fuori due anni dopo), carichi di rabbia ed energia positiva. Come il serafico ma indomito gattone che campeggia nella copertina del secondo volume.
Il primo capitolo è ---> QUI
Il secondo capitolo è ---> QUI
bello, bellissimo...ma il primo capitolo è un file crittografato :(
RispondiEliminaprova adesso, dovrebbe funzionare...
RispondiEliminaperfetto! grazie :)
RispondiEliminaeleonora (l'anonima di sopra)